ABB Quaderno Tecnico HVAC

MACCHINE PER LA PRODUZIONE DEL CALDO E DEL FREDDO

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3.2.5. Biomassa e solare termico (accenni)

Oltre alle tecnologie principali sopra descritte, esistono soluzioni che sfruttano fonti rinnovabili termi- che per la produzione di caldo, spesso impiegate come integrazione o in specifici contesti. Tra queste meritano un cenno: Generatori a biomassa: includono caldaie e stufe alimentate a legna, pellet, cippato o altre biomasse vegetali. La combustione della biomassa produce calore esattamente come nelle caldaie fossili, ma con la differenza che la CO₂ emessa è bilanciata dalla CO₂ assorbita dalle piante durante la crescita (bilancio neutro a livello climatico, se la risorsa è gestita in modo sostenibile). Le caldaie a pellet, in particolare, sono usate per riscaldamento domestico in zone non servite dal gas metano: hanno automatizzazione nell’alimentazione del combustibile e rendimenti attorno all’85-90%. Vantano costi di combustibile più bassi e incentivi per l’energia rinnovabile, ma presentano criticità nelle emissioni di polveri sottili e ossidi di azoto; inoltre richiedono spazio per lo stoccaggio del pellet/legna e una manutenzione più frequente (pulizia ceneri, ecc.). Spesso la biomassa viene impiegata in abbinamento ad accumulatori inerziali (puf- fer) per ottimizzarne il funzionamento e ridurre accensioni/spegnimenti. In ambito rurale o in edifici con disponibilità di risorse legnose, le caldaie a biomassa possono sostituire completamente o integrare le caldaie a gas, mentre in città il loro uso è limitato a causa delle emissioni locali. Solare termico: sfrutta collettori solari termici (pannelli piani vetrati o tubi sottovuoto) per convertire l’energia solare in calore, tipicamente impiegato per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria e, in alcuni casi, a supporto del riscaldamento degli ambienti. Un impianto solare termico ben dimensionato può coprire dal 50% fino all’80% del fabbisogno annuo di ACS di una famiglia, azzerando di fatto i consumi di gas in estate. In inverno, la radiazione solare è minore e spesso insufficiente da sola a scaldare gli ambienti, ma il contributo solare può pre-riscaldare l’acqua riducendo il lavoro della caldaia/pompa di calore. I sistemi solari termici richiedono un serbatoio di accumulo isolato dove stoccare l’acqua calda raccolta durante il giorno per poi usarla quando serve (ad es. la sera). Si tratta di tecnologie semplici e affidabili, con costi di esercizio quasi nulli una volta installate. Lo svantaggio principale è la variabilità della fonte solare: in integrazione al riscaldamento è utile solo in case ben coibentate e con ampie superfici di collettori, e in ogni caso necessita di un sistema ausiliario per coprire i periodi senza sole. Malgrado ciò, l’abbinamento solare termico + caldaia/pompa di calore è una soluzione comune per aumentare la quota di rinnovabili negli edifici residenziali.

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