BACS: BUILDING AUTOMATION CONTROL SYSTEMS
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persone. Questa gestione oraria evita di mantenere acceso il riscaldamento o il condizionamento inutil- mente quando non serve, con un notevole risparmio. Si possono anche definire periodi di ferie o scenari di spegnimento prolungato (ad esempio per chiusura estiva) durante i quali l’impianto opera al minimo indispensabile. Viceversa, nelle fasce orarie di occupazione il BACS assicura che la climatizzazione sia pienamente funzionante e che gli ambienti abbiano raggiunto le condizioni desiderate in anticipo. Tutto ciò avviene in modo automatico, senza richiedere intervento manuale quotidiano da parte di un operatore, riducendo quindi sia il rischio di errore umano sia il tempo da dedicare al controllo dell’impianto. Setpoint dinamici e adattamento alle condizioni: oltre alle semplici accensioni/spegnimenti programmati, i BACS implementano logiche di variazione dinamica dei setpoint in base alle condizioni ambientali. Invece di mantenere un unico valore di temperatura di riferimento tutto il tempo, il sistema può modificarlo intel- ligentemente secondo regole predefinite. Un esempio classico è l’ottimizzazione climatica: il BACS modula il setpoint di mandata dell’acqua calda ai termosifoni in funzione della temperatura esterna, applicando le cosiddette curve climatiche. Se fuori fa più freddo, la caldaia aumenterà la temperatura di mandata; se le mezze stagioni sono miti, il sistema limiterà automaticamente la temperatura o spegnerà il riscaldamento. Un altro esempio di setpoint dinamico è l’anticipazione attiva: il BACS può avviare il raffrescamento o il riscaldamento in anticipo rispetto al normale orario di accensione se, ad esempio, le previsioni meteo indicano un’ondata di caldo imminente o un brusco calo termico. Così facendo, l’impianto “gioca d’anti- cipo” per prevenire discomfort, evitando picchi di lavoro all’ultimo momento. I setpoint possono essere adattati anche in base ad altre variabili: ad esempio, regolare la temperatura interna target di qualche decimo di grado in più se viene rilevata molta gente in un ambiente (che già genera calore proprio), oppure abbassarla se la qualità dell’aria (CO₂) sta peggiorando e serve aumentare la ventilazione. Tutte queste strategie dinamiche permettono di ottimizzare il clima interno minuto per minuto, mantenendo comfort e efficienza senza restare vincolati a parametri statici. Scenari di funzionamento integrati: i BACS consentono di definire e richiamare scenari preimpostati, ossia combinazioni di impostazioni e stati operativi per diverse situazioni d’uso dell’edificio. Uno scenario è essenzialmente un profilo che coinvolge più impianti contemporaneamente. Ad esempio, possiamo avere lo scenario “Notte” in cui il sistema spegne le UTA (Unità Trattamento Aria), abbassa di qualche grado il setpoint del riscaldamento, chiude le serrande motorizzate dell’aria esterna e attiva eventualmente l’allarme antintrusione. Oppure lo scenario “Meeting” per una sala conferenze: all’ora di inizio riunione il BACS accende anticipatamente la climatizzazione di quella sala, porta la ventilazione al massimo ricambio d’aria, abbassa le tapparelle per ridurre il sole diretto e imposta l’illuminazione su un livello adeguato per proiezioni. Una volta terminato l’evento, con un singolo comando si può tornare allo scenario “Standard” in cui tutte le impostazioni rientrano ai livelli normali di esercizio. Questi scenari possono essere attivati manualmente dall’utente (es. tramite pulsanti dedicati sul software di supervisione o su un touch panel in sala) oppure automaticamente, su base oraria o al verificarsi di certe condizioni. Ad esempio, uno scenario di Emergenza può essere collegato al sistema antincendio: in caso di allarme, il BACS apre tutte le serrande di ripresa fumo, spegne climatizzazione e forzature di aria, accende l’illuminazione di emergenza e sblocca le uscite. Grazie agli scenari, l’edificio reagisce in maniera coordinata e immediata a specifiche esigenze, applicando una serie di comandi multipli senza doverli impartire uno ad uno. Ciò aumenta la rapidità e la sicurezza della gestione impiantistica in situazioni particolari, ma anche la comodità nella routine (basta pensare allo scenario “uscita dall’ufficio” che con un solo click spegne tutto ciò che non serve). Logiche personalizzate di controllo: oltre alle funzionalità standard, i BACS offrono la possibilità di imple- mentare logiche di controllo personalizzate create su misura per le esigenze di un dato edificio o utente. Questo significa che un system integrator o un progettista può programmare regole ad hoc all’interno del sistema. Alcuni esempi: si può impostare una logica per cui se la qualità dell’aria indoor scende sotto una certa soglia allora il sistema aumenta automaticamente la portata di aria di ventilazione o attiva il ricambio forzato; oppure, se la richiesta termica supera un certo livello allora attiva una seconda caldaia (logica di backup o di sequenziamento dei generatori). Un’altra logica personalizzata potrebbe gestire l’alternanza di utilizzo di più unità in parallelo, ad esempio in una sala macchine con due pompe: il BACS può far sì che ogni settimana venga utilizzata come primaria una pompa diversa, in modo da uniformare l’usura (funzione di rotazione delle apparecchiature). Ancora, si possono creare logiche di ottimizzazione economica, ad esempio diminuendo temporaneamente la potenza di riscaldamento se scatta una tariffa energetica di picco, privilegiando l’efficienza economica oraria. Le possibilità sono praticamente illimitate: grazie ai linguaggi di programmazione semplificati disponibili nei BACS (spesso a blocchi funzionali o a script), si può modellare il comportamento dell’impianto HVAC in modo molto preciso e cucito attorno alle necessità dell’utenza o del processo produttivo servito dall’edificio. Questa capacità di personalizzazione
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