Catalogo OVR QuickSafe Low

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— Soluzioni per la protezione contro le sovratensioni e i fulmini Generalità sugli SPD Terminologia degli scaricatori

I n : corrente di scarica nominale per la classe di prova II Valore di picco della corrente di scarica con forma d’onda da 8/20 µs che l’SPD di Classe 2 è in grado di scaricare almeno 20 volte consecutive senza deteriorarsi. Perché è importante I n Per norma, uno scaricatore con I n di almeno 5 kA può essere installato in qualsiasi impianto, anche in zone ad alta frequenza di fulminazione. Tuttavia, è meglio non risparmiare su I n : più è alta, infatti, maggiore sarà la durata in anni dello scaricatore. I max : corrente di scarica massima per la classe di prova II Valore di picco della corrente massima di scarica con forma d’onda da 8/20 µs che un SPD di Classe 2 è in grado di tollerare almeno una volta. I max è, in genere, molto superiore a I n . Perché è importante I max La differenza tra I max e I n indica quanto lo scaricatore lavorerà, in condizioni nominali, vicino alle sue condizioni limite. Più alta è I max , a parità di I n , più lo scaricatore lavora in sicurezza, lontano dalle sue prestazioni estreme. I imp : corrente di scarica impulsiva per la classe di prova I Valore di picco di una corrente di scarica che può circolare nell’SPD con forma d’onda normalizzata 10/350 µs U n : tensione nominale Tensione nominale della rete in corrente alternata tra fase e neutro (valore RMS c.a.). U c : tensione massima continuativa Tensione massima verso terra che lo scaricatore è in grado di sopportare permanentemente senza intervenire né deteriorarsi. U T : resistenza alle sovratensioni temporanee Tensione di prova applicata per una durata specificata ad un SPD per simulare la sollecitazione in condizioni di U TOV . Valore dichiarato dal costruttore per il quale l’SPD , per la durata specificata, non subisce danneggiamenti tali da causare pericoli per le persone o apparecchiature.

U TOV : Sovratensione temporanea della rete Sovratensione alla frequenza di rete, di relativamente lunga durata, che si verifica in un punto della rete. (es. manovre sulla rete, guasti, distacco improvviso di carichi).

N g : densità di fulminazione Espressa come numero di fulmini a terra per km² e per anno.

Modo di protezione Modo comune (MC): protezione tra i conduttori attivi (fasi e neutro) e la terra. Modo differenziale (MD): protezione tra i conduttori attivi. I f : corrente susseguente Corrente, fornita dal sistema di alimentazione elettrica, che fluisce attraverso l’SPD a seguito di una corrente impulsiva. I fi : valore nominale d’interruzione della corrente susseguente Corrente di cortocircuito presunta che un SPD è in grado di interrompere da solo. U p : livello di protezione in tensione Caratterizza la capacità dello scaricatore di limitare la tensione tra i suoi morsetti in presenza di una sovratensione impulsiva; il valore del livello di protezione, selezionato da un elenco di valori preferenziali, è maggiore della più elevata tensione residua misurata nelle classi di prova I o II. Livello di protezione U p e tensione residua Ures La tensione residua U res è il valore della tensione ai morsetti dello scaricatore quando è soggetto al passaggio di una scarica elettrica. Per ogni valore di corrente impulsiva o di scarica esiste un valore di U res . L’unico valore valido sia dal punto di vista progettuale che per la scelta dello scaricatore è U p , il livello di protezione. Il valore U p è ottenuto facendo fluire una scarica di corrente I imp (per la Classe 1) o I n (per la Classe 2). Altri valori di tensione residue non hanno nessun valore progettuale e non possono essere utilizzati come parametro di scelta dello scaricatore. U W : tenuta all’impulso delle apparecchiature I livelli di tolleranza delle apparecchiature alle sovratensioni impulsive sono classificati secondo 4 categorie, conformemente alle IEC 60364-4-44, IEC 60664-1, IEC 60730-1.

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