ABB Brochure Piano Transizione 5.0

IL PIANO TRANSIZIONE 5.0

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a) a ttività direttamente connesse ai combustibili fossili; b) attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento; c) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico; d) attività nel cui processo produttivo venga generata un’elevata dose di sostanze inquinanti classificabili come rifiuti speciali pericolosi di cui al regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione, del 18 dicembre 2014, e il cui smaltimento a lungo termine potrebbe causare un danno all’ambiente. Sono altresì esclusi gli investimenti in beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’applicazione letterale di questo elenco provocherebbe di fatto l’esclusione di numerose attività, da quelle dei settori energivori all’agricoltura. Per ulteriori informazioni e dettagli sulle eccezioni al principio DNSH, puoi consultare il sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. — Cumulabilità piano transizione 5.0 con altri incentivi Il piano Transizione 5.0 potrà essere cumulato con tutte le misure di incentivo, comprese quelle finanziate dai fondi europei quindi con ZES, FESR, PNRR. Non può essere cumulabile con piano transizione 4.0

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