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ASPETTI GENERALI SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI (FV)
• Gli armadi degli inverter centralizzati sono costruiti con ventole, filtri e grigli di aereazione per consentire il raffreddamento: questi componenti richiedono manutenzione. Inoltre, l'unità di conversione di potenza e le schede di controllo potrebbero dover essere sostituite durante la vita utile dell'inverter. L'inverter centrale è progettato per essere sottoposto a manutenzione sul campo e quindi i costi di manutenzione sono notevoli. Gli inverter di stringa di solito non sono progettati per essere riparabili sul campo e quindi i costi di manutenzione sono bassi. Dal punto di vista delle prestazioni dell'impianto: • L'architettura degli inverter di stringa è caratterizzata da più MPPT per singolo inverter: se le prestazioni degli array variano a causa di ombreggiamenti non uniformi, array con angoli di inclinazione o orientamenti diversi e/o moduli danneggiati, le prestazioni di ciascun generatore fotovoltaico possono essere ottimizzate a livello di array in modo da massimizzare la produzione del sistema. Solitamente l'architettura dell'inverter centralizzato è caratterizzata da un singolo MPPT. • La disponibilità dell'impianto o "tempo di disponibilità" per l'architettura con inverter centralizzato è inferiore a quella dell'architettura con inverter di stringa: se un inverter centralizzato si ferma, una parte significativa del generatore fotovoltaico viene messa fuori servizio fino al ripristino della funzionalità dell’inverter. La natura distribuita dell'architettura degli inverter di stringa, invece, fa sì che solo un piccolo numero di array vada fuori servizio in caso di malfunzionamento di un inverter.
1.2.2.3 I requisiti tecnico normativi per gli inverter Interfacciamento alla rete
In Italia gli inverter, per essere connettibili alla rete elettrica BT debbono essere conformi alla CEI 0-21 - Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica. In Italia gli inverter, per essere connettibili alla rete elettrica MT debbono essere conformi alla CEI 0-16 - Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica. Certificazioni di prodotto degli inverter Gli inverter, nel momento in cui vengono immessi sul mercato, debbono essere conformi alle direttive di nuovo approccio applicabili: • 2014/35/UE (Direttiva bassa tensione); • 2014/30/UE (Direttiva compatibilità elettromagnetica); • 2014/53/UE (Direttiva dispositivi radio, che include la 2014/30/UE) nel caso l’inverter porti dispositivi in radiofrequenza (ad esempio per connessione WiFi, GPRS). Ai fini della conformità alla Direttiva bassa tensione sono armonizzate le norme di prodotto: • CEI EN 62109-1 - Sicurezza degli apparati di conversione di potenza utilizzati in impianti fotovoltaici di potenza Parte 1: Prescrizioni generali; • CEI EN 62109-2 - Sicurezza dei convertitori di potenza utilizzati negli impianti fotovoltaici Parte 2: Prescrizioni particolari per gli inverter. Gli ottimizzatori e i microinverter hanno invece una propria norma di prodotto CEI EN IEC 62109-3 - Sicurezza dei convertitori di potenza utilizzati negli impianti fotovoltaici Parte 3: Prescrizioni particolari per dispositivi elettronici in combinazione con elementi fotovoltaici.
Fine vita e RAEE L’applicabilità della disciplina RAEE agli inverter fotovoltaici è definita a partire dal 1 Gennaio 2018.
Dal 15 Agosto 2018 la classificazione della categoria di appartenenza RAEE degli inverter è effettuata tramite il criterio dimensionale che distingue le categorie: • Categoria 4 - apparecchiature di grandi dimensioni (con almeno una dimensione esterna dell’inverter > 50 cm);
• Categoria 5 – apparecchiature di piccole dimensioni (con nessuna dimensione esterna dell’inverter > 50 cm).
In sintesi la categorizzazione degli inverter a fine vita deve avvenire secondo la seguente tabella
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