Quaderno Tecnico Fotovoltaico ABB 2024

PRINCIPI DI PROGETTAZIONE

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— Equazione 21

dove: • V MPP min Modulo

è la tensione minima nel punto di massima potenza che può essere erogata da un modulo fotovoltaico;

• N Moduli stringa

è il numero di moduli connettibili in ciascuna stringa.

3.3.1.8 Determinazione I SC MAX Modulo La variazione della corrente di cortocircuito Isc di un modulo FV è funzione della temperatura di esercizio delle celle. La corrente di corto circuito Isc è proporzionale alla temperatura della cella e quindi è massima alla temperatura massima della cella. Sulla base di quanto sopra, la corrente di corto circuito massima del modulo fotovoltaico I sc MAX Modulo può essere calcolata utilizzando i seguenti dati: • la temperatura massima di progetto per il sito di installazione dell’impianto fotovoltaico; • la corrente di cortocircuito del modulo fotovoltaico in condizioni Isc STC; • Il coefficiente di temperatura del modulo FV.

Le temperature delle celle solari dipendono dal sistema di montaggio scelto e dalla temperatura ambiente.

Per l'installazione a terra con angolo di inclinazione, il ∆T tra la temperatura ambiente e le celle è di +30°C; per l'installazione su inseguitore solare, il ∆T tra la temperatura ambiente e le celle è di +25°C; per l'installazione sul tetto (moduli FV complanari alla superficie del tetto), il ∆T tra la temperatura ambiente e le celle è di +35°C.

Le formule per calcolare la I SC MAX sono:

— Equazione 22

o

— Equazione 23

dove: • T cell è la temperatura massima di progetto per il sito di installazione dell’impianto fotovoltaico • I SC STC è la corrente di corto circuito del modulo in condizioni STC; • α è il coefficiente di temperature della corrente di corto circuito misurato in [%/K]; • α’ è il coefficiente di temperature della corrente di corto circuito misurato in [mA/K].

L’allegato B della CEI 64-8/7 capitolo 712 propone anche la formula semplificata

— Equazione 24

dove: • K I

è un fattore correttivo legato alle condizioni ambientali ed è stimato pari ad 1,25.

Se si utilizzano moduli bifacciali, come suggerito alla IEC 62548-1, bisogna tenere in considerazione l’apporto in corrente della parte posteriore dei moduli. In questo caso bisogna considerare anche un fattore correttivo K corr K I = 1,25 x K corr

Il K corr può essere stimato in funzione dei dati caratteristici del modulo bifacciale e cioè con la seguente formula:

— Equazione 25

dove: • I SC STC è la corrente di corto circuito del modulo in condizioni STC; • I SC BNPI è la corrente di corto circuito del modulo in condizioni BNPI (Bifacial Nameplate irradiance).

quindi ne deriva che

— Equazione 26

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