Quaderno Tecnico Fotovoltaico ABB 2024

PRINCIPI DI PROGETTAZIONE

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3.4.2.3 Punto di connessione, confini di competenza funzionale e di proprietà: cavo di interconnessione alla rete

Il punto di connessione (PDC) è ubicato nella cabina di interconnessione dell’impianto dell’utente alla rete del Distributore di rete (DSO) all’interno del Vano D (locale del distributore di rete presso l’utenza) ed è definito dai morsetti a valle del dispositivo di sezionamento del DSO che alimenta l’impianto Utente, cui si attesta il terminale del cavo di collegamento. Il cavo di collegamento MT, dai morsetti a valle del dispositivo di sezionamento del DSO agli scomparti MT presenti nel vano U (locale utente), è di proprietà e competenza dell’utente; l’utente è quindi responsabile della manutenzione di tale tratta di cavo. Il cavo di collegamento MT, comprensivo dei suoi terminali di attestazione ai morsetti a valle del dispositivo di sezionamento del DSO e agli scomparti dell’utente, deve essere il più corto possibile. La CEI 0-16 stabilisce che tale cavo debba essere lungo al massimo 20 m e la sua sezione sia almeno equivalente a 95 mm 2 di rame. 3.4.2.4 Impianto di terra sotteso all’impianto di rete presso l’utenza Il DSO comunica all’Utente il valore della corrente di guasto monofase a terra (I F ) e il tempo di eliminazione del guasto (t F ); in funzione di tali valori l’utente deve dimensionare l’impianto di terra sotteso all’impianto di rete presso l’utenza. L’Utente rimane proprietario e responsabile dell’intero dispersore anche ai fini dell’esercizio e della conseguente manutenzione. La verifica iniziale dell’impianto di terra relativo all’impianto di utenza deve essere effettuata mediante la misura delle tensioni di contatto e di passo secondo le indicazioni CEI 99-3 e tenendo conto della Guida CEI 99-5 per quanto attiene i valori di U Tp .

Le verifiche periodiche dell’impianto di terra dell’utenza sono di pertinenza dell’Utente che deve darne evidenza al DSO inviando copia del verbale delle verifiche di legge eseguite ai sensi del DPR 462/01.

3.4.2.5 Sistema di protezione generale Il Sistema di protezione generale (SPG) è il sistema di protezione associato al Dispositivo Generale ed è composto da: • trasformatori/trasduttori di corrente (e, se previsti, trasformatori/trasduttori di tensione) con le relative connessioni al relé di protezione; • relé di protezione generale (PG) con relativa alimentazione; • circuiti di apertura dell’interruttore. Il SPG può essere: • SPG non integrato: SPG che prevede singoli PG, TA, TO, TV, ciascuno rispondente alle rispettive Norme di riferimento, combinati in vari modi previa verifica del corretto funzionamento della combinazione; • SPG integrato (SPGI), ovvero SPG che prevede un’unica apparecchiatura integrata che svolga le funzioni di PG, TA, TO, TV, ciascuno rispondente alle rispettive Norme di riferimento, per quanto applicabili. Il SPG deve comprendere un relé (protezione generale, PG) che realizzi: protezione di massima corrente di fase almeno bipolare a tre soglie, una a tempo dipendente, le altre due a tempo indipendente definito. Nel dettaglio le protezioni 15 che debbono essere implementate sono: • prima soglia (sovraccarico): I> • seconda soglia (soglia 51, con ritardo intenzionale): I>>; la CEI 0-16 per questa soglia prevedere valore 250 A e tempo di estinzione della sovracorrente: 500 ms; • terza soglia (soglia 50, istantanea): I>>>; la CEI 0-16 per questa soglia prevedere valore 600 A e tempo di estinzione 16 della sovracorrente: 120 ms; • protezione di massima corrente omopolare (50/51N) o protezione direzionale di massima corrente omopolare (67N). 15 II codici delle protezioni sono identificati da norma ANSI/IEE C37.2. I codici di protezioni generalmente usati nelle protezioni generali sono: 50 protezione di massima corrente ad azione rapida. 50 N protezione di massima corrente omopolare ad azione rapida. 51 protezione di massima corrente ad azione ritardata 51 N protezione di massima corrente omopolare ad azione ritardata. 67N protezione di massima corrente omopolare direzionale 16 Il tempo di estinzione del guasto deve essere comprensivo del tempo di apertura del DG. Quindi il valore di tempo di intervento da impostare nella SPG sarà pari a “tempo di estinzione del guasto” – “tempo di apertura del DG”.

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