Quaderno Tecnico Fotovoltaico ABB 2024

PRINCIPI DI PROGETTAZIONE

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3.4.3.2 PPC - Power plant control L’allegato al codice di rete A.68, per quanto riguarda i sistemi di regolazione e controllo, richiede che l’impianto sia dotato di un PPC (Power Plantr control). Le principali funzionalità richieste al PPC da installare negli impianti fotovoltaici sono: • Controllo della produzione; • Modalità di avviamento e riconnessione alla rete;

• Regolazione della potenza reattiva; • Regolazione della potenza attiva; • Supporto alla tensione durante i guasti in rete; • Sistemi di teledistacco della produzione.

Il PPC scambia i dati con l’UPDM (Unità Periferica Difesa e Monitoraggio) del TSO. Il TSO, in funzione delle necessità della rete di trasmissione, richiede dei set point al PPC. Il power plant controller, per ottemperare alle funzionalità richieste, deve poter leggere le misure della potenza attiva (P) e della potenza reattiva (Q) relative al PdC. Per fare ciò il PPC deve essere dotato di un analizzatore di rete che legge i valori di tensione e corrente al punto di consegna e quindi in AT. Per poter leggere i valori di tensione e corrente al punto di consegna e quindi in AT l’analizzatore di rete deve essere connesso a dei TA e TV connessi alle sbarre AT. I requisiti di tali TA e TV sono contenuti all’interno dell’allegato al codice di rete A.18. Il power plant controller, per regolare la potenza attiva e reattiva generata dall’impianto deve poter comunicare e interagire con gli inverter presenti in impianto in funzione dei set point richiesti dal TSO tramite l’UPDM.

— 3.5 Dimensionamento dei cavi e cavidotti

3.5.1 Tipologia di cavi per il generatore fotovoltaico

I cavi utilizzati per il cablaggio della sezione CC di un impianto FV collegato alla rete devono essere scelti per resistere all’esposizione alla luce solare (radiazione UV), al calore, al congelamento (i cavi del generatore fotovoltaico devono essere dimensionati per condizioni di funzionamento tra -15°C e 90°C), al contatto regolare con l'acqua piovana, alla corrente e alla tensione di esercizio del generatore fotovoltaico (tensione CC fino a 1,5 kV tra i conduttori e tra il conduttore e la terra). La norma di riferimento per i cavi elettrici per impianti fotovoltaici è la CEI EN 50618. Questa Norma si applica a cavi elettrici unipolari a bassa emissione di fumi, privi di alogeni, flessibili, con isolamento e guaina reticolati. I cavi descritti in tale norma sono studiati per funzionare: • in corrente continua nei generatori fotovoltaici; • con tensione nominale in corrente continua pari a 1,5 kV tra i conduttori e tra conduttore e terra; • ad una temperatura normale massima del conduttore di 90° C, ma per un massimo di 20.000 ore ad una temperatura max. del conduttore di 120° C e ad una temperatura max. ambiente di 90° C. i cavi elettrici impiegati nel generatore fotovoltaico come cavi di stringa, conformi alla CEI EN 50618, debbono esser marchiati con la sigla H1Z2Z2-K. La 64-8/7 “Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari” nella sezione 712, al paragrafo 712.52 descrive i requisiti per le condutture. I cavi sul lato CC del generatore fotovoltaico devono essere scelti ed installati in modo da: • ridurre al minimo il rischio di guasti a terra e di cortocircuiti; • ridurre al minimo le tensioni indotte da fulmini. Per ridurre al minimo le tensioni indotte da fulmini la superficie di tutti gli anelli formati dai cavi del generatore fotovoltaico deve essere la più piccola possibile. In ogni caso, è consigliabile verificare se nel manuale di installazione e manutenzione dei moduli FV sono presenti restrizioni sulle modalità di installazione dei moduli FV (ad esempio, alcuni produttori di moduli

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