PRINCIPI DI PROGETTAZIONE
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Q - Cavi in cuniculo interrato
I cavi da utilizzare in sistemi con tensione > 1000 V (fino a 30 kV) possono essere installati in modalità di posa L quando sono muniti di rivestimento metallico per la protezione contro i contatti diretti e indiretti, anche se non muniti di armatura metallica ma debbono essere posti ad una profondità di 1,7 m tra il piano di appoggio del cavo e la superficie del suolo. Per le modalità di posa M e L in ogni modo le minime profondità di posa (profondità tra il piano di appoggio del cavo e la superficie del suolo) sono: • 0,5 m per cavi con tensione < 1000 V;
• 0,6 m per cavi con tensione > 1000 V (fino a 30 kV) posati su terreni privati; • 0,8 m per cavi con tensione > 1000 V (fino a 30 kV) posati su terreni pubblici;
• 1,0 m per cavi con tensione > 30 kV posati su terreni privati; • 1,2 m per cavi con tensione > 30 kV posati su terreni pubblici.
Per maggiori dettagli sulle modalità di posa di cavi interrati fare riferimento alla CEI 11-17 paragrafo 4.3.11.
3.5.1.3 Cavidotti CC in impianti a tetto Generalmente i cavi per energia di bassa tensione vengono utilizzati per posa entro tubazioni, canalette o su passerelle. Per maggiori dettagli sulle modalità di posa di cavi fare riferimento alla CEI 11-17. Negli impianti a tetto i cavi del generatore fotovoltaico lato CC, dagli estremi delle stringhe agli inverter e/o ai quadri di parallelo stringhe (combiner box) sono posati generalmente in passarelle. Anche in questo caso, per rispettare le prescrizioni della 64-8 parte 7 paragrafo 712.41 e quindi della 64-8 parte 4 paragrafo 412.2.4: • o si debbono utilizzare cavi idonei a resistere alle sollecitazioni elettriche, termiche, meccaniche e ambientali con una protezione che presenta la stessa affidabilità del doppio isolamento come sopra indicato; • oppure i cavi debbono avere un isolamento con tensione nominale non inferiore alla tensione nominale del sistema e debbono essere posati in canalizzazioni o condutture con caratteristiche di isolamento conformi alla serie CEI EN 50085.
Requisiti cavidotti per impianti installati in attività soggette a prevenzione incendio
Gli impianti fotovoltaici non rientrano di per sé fra le attività soggette a controllo di prevenzione incendi poiché non sono ricompresi nell’elenco di cui all’allegato 1 del D.P.R. 1° agosto 2011, n° 151. Tuttavia, installando un impianto fotovoltaico a servizio di un’attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi, si potrebbe variare lo stato di aggravio del rischio dell’attività soggetta.
La valutazione delle modifiche e un eventuale aggravio del rischio correlato all’installazione dell’impianto fotovoltaico deve essere sempre valutata da un progettista antincendio.
I documenti di riferimento, prodotti dal corpo nazionale dei vigili del fuoco relativamente agli impianti fotovoltaici, sono: • Nota DCPREV prot. n. 1324 del 7 febbraio 2012: «Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici – Edizione Anno 2012» (testo coordinato); • Nota DCPREV prot. n. 6334 del 4 maggio 2012: «Chiarimenti alla nota prot. DCPREV 1324 del 7 febbraio 2012 “Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici – Edizione 2012″»; • Nota prot. EM 622/867 del 18 febbraio 2011: «Procedure in caso di intervento in presenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori vigili del fuoco». Alla luce dei suddetti documenti, le condutture elettriche dovranno sempre consentire il corretto funzionamento e manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore (EFC) presenti, nonché tener conto, in base all'analisi del rischio incendio, dell'esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi (lucernari, camini, ecc.). ln ogni caso i cavidotti non dovranno essere installati nel raggio di 1 m dagli EFC.
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