Buildings that are modular, eco-friendly and evolve over time. This is best done with ABB Building Solutions for efficient and intelligent spaces.
— GUIDA TECNICA Distribuzione dell'energia elettrica per l'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici (EVCI) Costruire quadri di distribuzione efficienti e affidabili per parcheggi elettrificati
— Mentre il mondo si muove verso la riduzione delle emissioni di carbonio, la necessità di una solida infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici diventa sempre più importante. Dalle stazioni di ricarica pubbliche alle strutture di ricarica rapida lungo le autostrade, si sta trasformando il nostro modo ambientale. Scopri in che modo ABB può aiutarti a progettare un'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici (EVCI) efficiente e affidabile. di viaggiare, contribuendo a ridurre al minimo l'impatto
— Indice
004
Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici (EVCI)
005 Distribuzione dell'alimentazione per stazioni di ricarica EVCI 006 – 007 Criteri di progettazione per EVCI 008 – 013 Scelta degli interruttori differenziali 014 Scelta dei dispositivi di protezione da sovratensione 015 Elettrificare i parcheggi con le soluzioni ABB 016 Perché le soluzioni ABB rappresentano la scelta giusta 017 Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in un edificio esistente Scenario brownfield
018
Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in un nuovo edificio Scenario greenfield Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in una nuova stazione di ricarica pubblica Scenario Stazioni di ricarica pubbliche
019
020
Simultaneità nelle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici (EVCI)
SCU200 e C-kit: due soluzioni per il monitoraggio e il controllo delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici
021
022
Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici (EVCI) con SCU200
Gamma di prodotti digitali per SCU200 Architettura di riferimento
043
Offerta di prodotti
023
Schema elettrico di principio
024
SCU200 in applicazioni EVCI
025
SCU200 in architettura EVCI
026
Comunicazione SCU200 tramite Modbus
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Soluzioni flessibili di monitoraggio e gestione dell'energia per infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici utilizzando SCU200 – Caso d'uso tipico
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici (EVCI)
Un'infrastruttura di ricarica di veicoli elettrici è l'insieme delle opere civili e del sistema di distribuzione elettrica, che permettono di alimentare e gestire le varie stazioni di ricarica.
L'infrastruttura elettrica per la ricarica dei veicoli elettrici in genere include i seguenti componenti:
TRASFORMATORE Utilizzato normalmente per ridurre la tensione di alimentazione della rete a un livello adatto al caricatore.
FONTE DELL'ENERGIA Può essere la rete elettrica, una fonte di energia rinnovabile, un sistema di batterie di riserva, un gruppo elettrogeno per fornire l'elettricità necessaria per la ricarica o una combinazione di tutti questi elementi.
STAZIONI DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI
QUADRO DI DISTRIBUZIONE Questo componente distribuisce l'energia ai singoli stazioni di ricarica e incorpora funzioni di commutazione e protezione.
Questa apparecchiatura si collega alla batteria del veicolo elettrico e la carica tramite alimentazione ca o cc.
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— Distribuzione dell'alimentazione nei veicoli elettrici Infrastruttura di ricarica (EVCI)
La distribuzione dell'energia all'interno dell'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici avviene a livello del quadro di distribuzione. Questo quadro è costituito da apparecchiature elettriche di manovra, solitamente collegate all'alimentazione principale, che distribuiscono l'energia alle singole apparecchiature di alimentazione dei veicoli elettrici.
Ogni volta che un veicolo elettrico viene collegato a una stazione di ricarica, avviene un impatto sulla rete elettrica. A seconda dell'assorbimento di potenza e della posizione specifica da cui viene prelevata, la ricarica dei veicoli elettrici, come altri carichi elettrici, può comportare difficoltà operative e richiedere miglioramenti.
Per garantire una distribuzione sicura e affidabile dell'energia all'interno dell'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici, è fondamentale selezionare attentamente i dispositivi di commutazione e protezione. Anche la corretta installazione e manutenzione di questi dispositivi sono essenziali per un utilizzo efficiente e sicuro. Quando si sceglie un quadro elettrico completo, è necessaria un'analisi approfondita dei requisiti del sistema e una valutazione delle opzioni disponibili per garantire che il quadro elettrico selezionato soddisfi i criteri di sicurezza, affidabilità e prestazioni. L'integrazione di soluzioni digitali, inoltre, può migliorare l'efficienza energetica, consentire un rapido rilevamento e risoluzione dei guasti e migliorare le prestazioni complessive del sistema.
Questi effetti possono essere classificati in tre aree principali:
LIMITI DI CAPACITÀ DEI COMPONENTI DELLA RETE ELETTRICA ESISTENTE I vari componenti della rete elettrica, ad esempio linee, trasformatori e alimentatori, potrebbero subire limitazioni di capacità a causa del carico aggiuntivo dovuto alla ricarica dei veicoli elettrici. QUALITÀ DELL'ENERGIA PER GLI UTENTI FINALI La ricarica dei veicoli elettrici può influire sulla qualità dell'energia percepita dagli utenti finali, causando potenzialmente fluttuazioni di tensione o armoniche.
IMPATTI A LIVELLO DI SISTEMA La ricarica dei veicoli elettrici può contribuire a raggiungere picchi di domanda, mettendo a dura prova l'intero sistema elettrico.
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Criteri di progettazione per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici (EVCI)
Di seguito sono riportati i criteri essenziali da tenere in considerazione nella progettazione della distribuzione dell'alimentazione per i veicoli elettrici:
INFRASTRUTTURA ELETTRICA ESISTENTE Aggiornare l'infrastruttura elettrica esistente per le strutture dotate di connessione alla rete, trasformatore MT/BT e quadri di distribuzione principali. Dovrebbe soddisfare il numero minimo di punti di ricarica disponibili per i veicoli elettrici, come imposto dalle autorità locali per l'infrastruttura esistente. NUOVA INFRASTRUTTURA ELETTRICA Progettare una nuova infrastruttura elettrica per le strutture, individuale o collettiva, tenendo conto di tutti i carichi collegati. Capita spesso che i requisiti per le nuove strutture siano più restrittivi in termini di numero minimo di punti di ricarica disponibili per i veicoli elettrici. VELOCITÀ E CAPACITÀ DI RICARICA Determinare i tipi di stazioni di ricarica da implementare, ad esempio stazioni di ricarica ca (1) per una ricarica standard e stazioni di ricarica rapidi cc per una ricarica rapida. Valutare la capacità energetica richiesta per supportare la ricarica simultanea senza sovraccaricare la rete locale. SCALABILITÀ A PROVA DI FUTURO Anticipare la crescente domanda di veicoli elettrici e garantire che l'infrastruttura possa essere ampliata facilmente per accogliere un numero crescente di veicoli. Rendere il progetto a prova di futuro tenendo conto delle tecnologie di ricarica emergenti.
INTEGRAZIONE CON LE ENERGIE RINNOVABILI Valutare la possibilità di integrare fonti di energia rinnovabile, come quella solare, per alimentare le stazioni di ricarica.
STANDARD E NORMATIVE VIGENTI Le stazioni di ricarica per veicoli elettrici installate in edifici nuovi o già esistenti devono soddisfare requisiti minimi, come quelli stabiliti dall'Unione Europea. Ciò significa garantire la conformità sia agli standard sulle infrastrutture elettriche descritti nello standard IEC 60364-7-722, sia agli standard sui stazioni di ricarica per veicoli elettrici descritti nello standard IEC 61851*. Tutti gli stati membri devono aderire a questi standard per promuovere l'interoperabilità e garantire il funzionamento sicuro ed efficiente delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.
(1) Le stazioni di ricarica per veicoli elettrici variano per dimensioni, potenza e tensione, a seconda della velocità di ricarica. Le stazioni di ricarica rapida in cc utilizzano la corrente continua per una ricarica veloce, ma richiedono investimenti maggiori. D'altro canto, le stazioni di ricarica in ca, monofase 230 V o trifase 400 V, offrono tempi di ricarica standard e sono idonee sia per uso commerciale che residenziale.
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Architettura tipica per la distribuzione ca alternata nelle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici
cc
cc
Quadro MT
Trasformatore BT/MT
Quadro di distribuzione principale
Quadro di distribuzione secondaria ca
ca
ca
Protezione del caricatore
Stazioni di ricarica per veicoli elettrici
Architettura tipica per la distribuzione ca alternata, inclusa una microrete cc nell'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici
cc
cc
Quadro MT
Trasformatore BT/MT
Quadro di distribuzione principale
Quadro di distribuzione secondaria ca
ca
ca
cc
Protezione del caricatore
Stazioni di ricarica per veicoli elettrici
Soluzione al momento non disponibile. Sarà disponibile in futuro.
Lo stoccaggio può essere utilizzato per ridurre la domanda di energia alla rete elettrica pubblica ca. In questo caso, saranno necessarie diverse conversioni ca/cc e cc/ca, con perdite di potenza aggiuntive.
Componenti principali • Dispositivi di commutazione e protezione - Quadro di distribuzione MT - Trasformatore BT/MT - Interruttore automatico di tipo Aperto - Interruttore di tipo scatolato - Interruttore modulare - Interruttore di manovra-sezionatore • Interruttore differenziale • Dispositivo di protezione da sovratensione • Alimentazione per circuito ausiliario
Componenti opzionali • Soluzione di mitigazione degli archi elettrici • Contatore di energia • Relè di monitoraggio della temperatura
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— Selezione degli interruttori differenziali
Quando si progetta un sistema EVCI, è importante scegliere correttamente gli interruttori differenziali. Tali interruttori proteggono sia l'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici sia gli utenti.
Gli interruttori differenziali (RCD) rilevano la dispersione verso terra (cioè le correnti residue), la cui forma d'onda dipende sia dall'alimentazione elettrica che dalle caratteristiche del carico. A seconda delle forme d'onda rilevabili, gli RCD vengono classificati in diversi tipi:
• Tipo AC Gli RCD rilevano correnti alternate sinusoidali residue alle frequenze di rete (50 o 60 Hz). Gli RCD di tipo AC, adatti all'uso generico, coprono carichi lineari. • Tipo A , sono differenziali che, oltre alle caratteristiche del tipo AC, rilevano correnti differenziali con componenti pulsanti. Queste forme d’onda possono essere causate da diodi o da tiristori in circuiti di raddrizzamento monofase, frequentemente utilizzati nelle moderne apparecchiature elettroniche (ad esempio negli alimentatori a commutazione). I differenziali di tipo A rimangono operativi in presenza di una corrente continua livellata fino a 6 mA sovrapposta a una corrente di terra sinusoidale o pulsante continua. Secondo la norma IEC 61140, ogni apparecchiatura elettrica installata, con un ingresso nominale superiore o uguale a 4 kVA, deve essere progettata per avere una corrente di terra con una corrente continua livellata sovrapposta che non ecceda i 6 mA. • Tipo F Gli RCD, oltre alle caratteristiche di rilevamento degli RCD di tipo A, sono progettati appositamente per rilevare correnti residue composite causate da unità a velocità variabile monofase. Il tipo F, inoltre, garantisce una
Tipo AC
Tipo A
Tipo F
Tipo B
• Tipo B , sono una estensione dei differenziali tipo F, con la capacità aggiuntiva di rilevare correnti differenziali caratterizzate da correnti continue non trascurabili, con e senza ondulazione, e con alto contenuto di armoniche fino a 1 kHz. I differenziali tipo B sono pensati per la protezione di circuiti che alimentano carichi di tipo non coperto dai differenziali di tipo F. Questi carichi includono principalmente convertitori di potenza trifase, e alcune specifiche applicazioni monofase quali le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, le apparecchiature elettriche medicali o i sistemi fotovoltaici.
maggiore immunità contro gli sganci indesiderati (non sgancio in caso di
sovracorrente). Gli RCD di tipo F rimangono funzionali in presenza di una corrente continua uniforme sovrapposta fino a 10 mA.
Il tipo di RCD deve essere scelto in base alla corrente verso terra prevista, tenendo conto dei carichi che saranno verosimilmente collegati all'impianto. Se necessario, i produttori di stazioni di ricarica per veicoli elettrici dovrebbero specificare il tipo corretto di RCD richiesto. Alcuni carichi, in effetti, possono produrre una corrente di dispersione verso terra cc non solo durante un guasto, ma anche in normali condizioni operative. In ogni caso, in caso di funzionamento anomalo o normale, una componente cc nella corrente verso terra causata dai carichi può compromettere la funzione protettiva degli RCD di tipo AC, A e F se il suo valore supera il livello di immunità per cui è progettato il rispettivo RCD. Secondo la norma IEC 61140, ogni apparecchiatura elettrica installata, con un ingresso nominale superiore o uguale a 4 kVA, deve essere progettata per avere una corrente di terra con una corrente continua livellata sovrapposta che non ecceda i 6 mA. Tenere presente che gli RCD di tipo AC non sono progettati per funzionare con contenuto DC di qualsiasi ampiezza. In tutti i casi sopra menzionati, il rischio di un non corretto funzionameto è correlato al principio di rilevamento dei guasti interni degli RCD. Un livello eccessivamente elevato della componente cc nelle correnti residue può causare la saturazione del materiale magnetico che costituisce il nucleo del trasformatore di corrente, riducendo notevolmente la sua capacità di risposta a uno stimolo di dispersione verso terra variabile nel tempo. Di conseguenza, la soglia di intervento aumenta e non è possibile garantire il corretto livello di protezione.
Al contrario, gli RCD di tipo B sono immuni da qualsiasi rischio di un non corretto funzionameto: restano semplicemente operativi fino allo sgancio, quando la corrente cc di dispersione verso terra supera il valore di soglia previsto dagli standard, ovvero 2 × I Δ n (ad esempio 60 mA cc per un RCD di tipo B con I Δ n = 30 mA). La scelta dell'RCD adatto è correlata alla modalità di ricarica implementata nella stazione di ricarica. Di seguito è riportata una panoramica delle modalità di ricarica e dei requisiti del tipo di RCD.
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Modi di Ricarica e scelta degli interruttori differenziali
La ricarica dei veicoli elettrici (EV) sta diventando rapidamente la nuova normalità, poiché sempre più persone passano ai veicoli elettrici e l'infrastruttura di ricarica si adatta alle mutevoli esigenze. IEC 61851 è lo standard che definisce i requisiti di sicurezza per i stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Lo standard IEC 61851 suddivide i stazioni di ricarica per veicoli elettrici in 4 diversi modi: Modo 1, Modo 2, Modo 3 e Modo 4.
Modo 1* è il tipo di caricatore più elementare, che fornisce corrente ca tramite un singolo cavo collegato dalla presa a parete al veicolo elettrico. Viene utilizzato per biciclette e scooter elettrici. Non supporta alcuna comunicazione tra il veicolo elettrico e il punto di ricarica ed è vietato o limitato in molti paesi.
Spina standard
Modo 3 Questa modalità di ricarica è dotata di un proprio EVSE (Electric Vehicle Supply Equipment), ovvero di una stazione di ricarica che offre un livello di sicurezza e di controllo maggiori. Questo modo 3 supporta l'alimentazione ca sia monofase che trifase. Generalmente viene utilizzato sia in ambito domestico che commerciale per tutte le altre funzionalità di sicurezza che offre. Fornisce livelli di potenza più elevati per una ricarica più rapida rispetto ai modi 1 e 2. Il cavo di collegamento dalla stazione di ricarica al veicolo elettrico può essere fissato in modo permanente alla stazione di ricarica oppure staccabile. Modo 2 fornisce corrente ca tramite un tipo di cavo di ricarica speciale dotato di un dispositivo di controllo e protezione integrato nel cavo (IC-CPD). Esegue funzioni di sicurezza e controllo per aumentare la sicurezza rispetto al modo 1. La funzione di sicurezza comprende il rilevamento e il monitoraggio della connessione della terra di protezione e supporta la protezione da sovracorrente e sovratemperatura. È anche in grado di rilevare la connessione al veicolo elettrico ed eseguire la commutazione funzionale analizzando la relativa domanda di potenza di ricarica. I modi di ricarica 1 e 2 non possono essere utilizzati in ambienti aperti a terzi e/o soggetti a certificato di prevenzione incendi. Per ambienti aperti a terzi sono obbligatori i modi 3 e 4 Modo 4 La ricarica cc implica che il veicolo elettrico sia collegato a una stazione di ricarica cc per veicoli elettrici permanentemente connessa a una rete di alimentazione, con una funzione di controllo pilota che si estende dalla stazione di ricarica cc per veicoli elettrici al veicolo elettrico, con un connettore per veicoli cc conforme allo standard IEC 62196-3.
Spina standard
Presa per veicoli elettrici -presa
Dispositivo di controllo e protezione nel cavo
Connettore ca per veicoli elettrici
Presa elettrica per veicoli elettrici
Spina per veicoli elettrici Stazione di ricarica ca per veicoli elettrici Connettore ca per veicoli elettrici
Connettore cc per veicoli elettrici
Stazione di ricarica cc per veicoli elettrici
* Non consentito in alcuni paesi
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I dispositivi che interrompono l’alimentazione in caso di corrente di guasto continua specifici per la ricarica in modo 3, sono noti come Residual Direct Current Detection Device (RDC-DD) e sono conformi alla norma di prodotto IEC 62955. Questa norma richiede, in ogni caso, la presenza di un interruttore differenziale almeno di tipo A conforme a una delle norme per interruttori differenziali (CEI EN 61008-1, CEI EN 61009-1, CEI EN 60947-2 o CEI EN 62423). Eventuali dispositivi “elettronici” integrati nella stazione di ricarica non possono sostituire l’interruttore differenziale tradizionale ma, se conformi alla IEC 62955, svolgono la funzione di RDC-DD aggiuntiva al differenziale. La stazione di ricarica ABB Terra AC wallbox offre in tutte le varianti un RDC-DD integrato conforme alla IEC 62955. L’installatore quindi, dovrà semplicemente provvedere a installare nell’impianto un interruttore differenziale (RCD) di tipo A oppure di F, oltre che la necessaria protezione da sovracorrente. Ogni presa elettrica per veicoli elettrici ca o connettore per veicoli ca per la ricarica nel modo 3 deve essere protetto individualmente da un - RCD di tipo B con I Δ n ≤ 30 mA, oppure - RCD di tipo A/F con I Δ n ≤ 30 mA in combinazione con il dispositivo di rilevamento delle correnti continue residue (RDC-DD). Tali dispositivi di protezione possono essere parte dell'installazione a monte o incorporati nella stazione di ricarica dei veicoli elettrici, secondo le informazioni fornite dal produttore, purché siano conformi agli standard di prodotto. Il dispositivo RDC-DD non è un RCD e deve essere sempre utilizzato assieme a un RCD in serie. Ogni presa elettrica ca standard destinata al modo 1, al modo 2 o alla ricarica di veicoli elettrici deve essere protetta individualmente da un RCD almeno di tipo A con I Δ n ≤ 30 mA. Questo requisito è conforme agli standard IEC 61851-1 e IEC 60364-7-722. Occorre particolare attenzione riguardo ai cosiddetti "Dispositivi di controllo e protezione InCable" utilizzati per la ricarica nel modo 2. Questi non possono essere utilizzati per stazioni di ricarica fisse.
Di seguito vengono illustrati i due casi:
Alimentazione AC
Alimentazione AC
RCD 30 mA tipo B IEC 62423
RCD 30 mA tipo A o tipo F IEC 61008/9
RDC-DD (RDC-MD) IEC 62955
Questo requisito è allineato agli standard IEC 61851-1, IEC 62955 e IEC 60364-7-722. Il produttore della stazione di ricarica può incorporare RCD. In tal caso, gli RCD incorporati devono essere pienamente conformi agli standard di prodotto per gli RCD, come richiesto dallo standard IEC 6036-7-722. Alcune stazioni di ricarica dichiarano di avere una protezione RCD completa "integrata" (di tipo A o B) 30 mA ca / 6 mA cc. Questa funzione simile a quella degli RCD, anche se ha gli stessi livelli di intervento e limiti di temporizzazione definiti per gli RCD, non è pienamente conforme agli standard di prodotto per gli RCD (ad esempio, per quanto riguarda i requisiti meccanici, il comportamento in caso di cortocircuito, i requisiti di isolamento, la marcatura, l'invecchiamento ecc.). Pertanto non è utilizzabile in sostituzione di un autentico RCD. Le informazioni fornite nel prodotto circa un RCD "integrato" e la non necessità di un RCD esterno sono ingannevoli sia per il cliente che per l'installatore.
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Scelta degli interruttori differenziali
In questo caso, se secondo il manuale di installazione, in condizioni normali e di guasto, qualsiasi componente cc risultante della corrente nel conduttore di protezione può superare 6 mA, solo gli RCD di tipo B sono consentiti per alimentare stazioni di ricarica cc per installazione fissa. Nessun RCD all'ingresso ca di una stazione di ricarica cc può proteggere l'uscita cc, ma può proteggere il circuito primario della stazione di ricarica.
Il progettista dell'impianto dovrebbe tenere conto dei seguenti fattori: • il sistema di messa a terra dell'impianto; • la presenza di un RCD incorporato nella stazione di ricarica e quali parti sono protette; • la necessità di protezione contro il rischio di incendio (RCD con Idn 300 mA): • qualsiasi informazione o requisito da parte del produttore, in particolare se la componente cc risultante della corrente nel conduttore di protezione in condizioni normali e di guasto è superiore a 6 mA (tipo B) o no (tipo A/F); • eventuali standard locali applicabili. Nel caso delle stazioni di ricarica ABB, i requisiti per il tipo di RCD esterno da scegliere sono riassunti nella Tabella:
Dispositivo di protezione differenziale esterno
Stazioni di ricarica ABB Alimentazione ca in ingresso
Considerazioni
Tipo, Idn
WallBox Terra AC
≤ 40 A monofase/trifase
Sì (obbligatorio secondo lo standard IEC 60364-7-722)
almeno di tipo A, 30 mA
WallBox Terra DC*
40 A trifase
Sì
almeno di tipo A, 30 mA
Terra 54/54 HV/24** Terra 94/124/184**
≤ 125 A trifase ≤ 188 A trifase
Obbligatorio per reti TT*** Obbligatorio per reti TT***
Tipo B, 100-300 mA Tipo B, 100-300 mA
Terra 360/180/602
560 A trifase
Obbligatorio per reti TT***
Tipo B, 100-300 mA
350 A trifase per armadio elettrico 175 kW 250 A trifase per armadio elettrico 150 kW trifase: 612/460/306 A
Terra HP*
Modelli con uscita CHAdeMO
Tipo B, 100-300 mA
HVC - armadio*
Obbligatorio per reti TT***
Tipo B, 100-300 mA
A400/A300/A200
Obbligatorio per reti TT*** Obbligatorio per reti TT***
Tipo B, 300 mA
C50
trifase: 77 A
Tipo B, 100-300 mA
* Perdita di corrente cc limitata fino a 6 mA in base al modello di stazione di ricarica ** RCD interno 30 mA di tipo B per derivazione ca se presente *** Per gli altri sistemi di distribuzione, la valutazione sarà a cura del progettista
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In molti impianti sono installati in serie due o più RCD: un RCD comune a monte protegge il circuito di distribuzione e uno o più RCD a valle proteggono i circuiti finali; vedere la Figura 1.
RCD a monte
Id
Per prima cosa, deve essere scelto l’adeguato tipo di differenziale a valle, in funzione delle caratteristiche del relativo carico. Questo implica che l’impianto debba essere adeguatamente progettato, affinchè i differenziali di protezione possano operare all’interno dei loro limiti intrinseci. Dopodiché, va scelto il differenziale a monte, tenendo conto del guasto totale previsto verso terra in cc, sia che i carichi siano in condizione di guasto che in condizioni di assenza di guasto.
RCD a valle
RCD a valle
Id
Id
— 01
Per scegliere la giusta combinazione di RCD e interruttori automatici è necessario conoscere le caratteristiche elettriche, ad esempio potenza nominale e modalità di ricarica in AC o DC.
Partendo dai requisiti minimi previsti dagli standard e dalle normative locali, la scelta della combinazione di RCD e interruttore automatico può essere determinata da diversi fattori, ad esempio il tipo di impianto, il posizionamento dei quadri di distribuzione o la distanza tra le stazioni di ricarica e i quadri stessi.
— Scelta del tipo di RCD a monte consentita quando si utilizzano RCD ABB
Caso
RCD a valle (s)
RCD ABB a monte
Quantità massima
Tipo
I Δ n,up
Tipo
I Δ n,dw
1 2 3 4 5 6 7 8 9
1
A o F, uso generico (*) A o F, selettivo (S) (**) A o F, uso generico (*) A o F, selettivo (S) (**)
100 mA 100 mA 300 mA 300 mA
Per comprendere meglio la scelta degli RCD collegati
2
B
30 mA
in serie, consultare questo documento.
5
Nessun limite B
//
A o (F + caricatore che incorpora RDC-DD, ad esempio ABB Terra AC)
10
A o F, uso generico (*) A o F, selettivo (S) (**) A o F, uso generico (*) A o F, selettivo (S) (**)
100 mA 100 mA 300 mA 300 mA
20
30 mA
50
10
Nessun limite B
//
(*) Gli RCD per uso generico (istantanei non selettivi) sono consentiti ma sconsigliati per questo utilizzo. (**) Gli interruttori differenziali ABB di tipo industriale ritardati, compresi i casi con toroide separato (MRCD), secondo l'Allegato B o l'Allegato M dello standard IEC 60947-2 sono equivalenti a quelli selettivi se il tempo di non intervento è ≥ 0,06 s.
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Scelta dei dispositivi di protezione da sovratensione (SPD)
I dispositivi di protezione da sovratensione (SPD) devono essere installati il più vicino possibile all'origine dell'impianto. Per la protezione contro gli effetti dei fulmini e contro le sovratensioni di commutazione, è necessario utilizzare SPD testati di classe II. Laddove la struttura del caricatore dei veicoli elettrici sia dotata di un sistema di protezione contro i fulmini esterno o sia altrimenti specificata la protezione contro gli effetti dei fulmini diretti, devono essere utilizzati SPD testati di classe I.
Stazioni di ricarica per veicoli elettrici residenziali: se la wallbox è installata a meno di 10 m da un quadro di distribuzione protetto, l'impianto rientra nell'intervallo di protezione. Se la wallbox è installata a più di 10 m dal quadro di distribuzione protetto, è necessaria una protezione aggiuntiva. Per il quadro di distribuzione principale negli edifici residenziali con o senza sistema esterno di protezione contro i fulmini:
Se la stazione di ricarica non è portatile ma collegata all'infrastruttura elettrica di alimentazione tramite cavo, allora l'installazione rientra nell'ambito di applicazione dello standard IEC 60364. La clausola 443 dello standard IEC 60364-4-44 specifica quando devono essere installati gli SPD. La clausola 534 dello standard IEC 60364-5-53 specifica quali dispositivi di protezione da sovratensione devono essere scelti e come installarli. La scelta degli SPD deve essere basata sui seguenti parametri: • Livello di protezione della tensione (Up) e tensione impulsiva nominale (Uw) del caricatore per veicoli elettrici da proteggere. • Tensione di esercizio continua (Uc) in base al sistema di alimentazione • Corrente di scarica nominale (In) e corrente di scarica impulsiva (Iimp) • Corrente di corto circuito prevista • Coordinamento SPD con protezione a monte Anche le linee di comunicazione dei stazioni di ricarica per veicoli elettrici devono essere protette per evitare danni all'elettronica interna.
• OVR T1-T2 3N 12,5-275s P TS QS • ESP 180H (linee di comunicazione)
Per una wallbox a parete collocata a più di 10 m dal quadro di distribuzione in bassa tensione: • OVR T2-T3 3N 20-275 P TS QS • OVR Cat-6 PoE (per connessione Ethernet) • ESP 30SE/PT (per linee di segnale a doppino intrecciato) Stazioni di ricarica per veicoli elettrici e stazioni di ricarica per autobus : È preferibile un sistema esterno di protezione contro i fulmini oltre a SPD che proteggono i diversi punti di ricarica. Per quadri di distribuzione dell'alimentazione negli edifici commerciali ed industriali: • ESP 30SE/PT • OVR T1-T2 1L 25-255 P TS o OVR T1-T2 3N 100-255 P TS
15
— Elettrificare i parcheggi con le soluzioni ABB
Dagli impianti brownfield (esistenti) a quelli greenfield (nuova costruzione), fino alle stazioni di ricarica negli spazi pubblici, le soluzioni ABB si adattano a contesti diversi, gestendo le problematiche di ogni scenario per costruire infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici efficienti e sostenibili.
Nelle pagine seguenti verrà analizzata più approfonditamente una soluzione per ognuno dei seguenti scenari:
1
Partendo da un impianto commerciale o industriale esistente, l'obiettivo è installare stazioni di ricarica per veicoli elettrici per dipendenti e visitatori, alimentate dal trasformatore MT/BT già installato, senza sovraccaricarlo. Generalmente, la potenza nominale del trasformatore viene scelta in modo da consentire al trasformatore di funzionare al suo punto di massima efficienza, vale a dire al 75-80% della potenza nominale. Il trasformatore, pertanto, può fornire un ulteriore 20-25% della potenza nominale senza sovraccaricarsi. Per non sovraccaricare il trasformatore, verrà utilizzato il C-Kit con la funzionalità controllo dinamico dei carichi, per ridurre la potenza assorbita dall'intera infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici. Nuova installazione sia dell'impianto utente che dell'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici. Grazie al C-kit con la funzionalità controllo dinamico dei carichi, sarà possibile ridurre le dimensioni del trasformatore, del sistema di cavi/sbarre principali e dei dispositivi di commutazione/protezione, con conseguente risparmio sui costi.
SCENARIO 1 Brownfield
2
SCENARIO 2 Greenfield
3
Sono stazioni dedicate alla ricarica rapida dei veicoli elettrici ubicate in zone pubbliche. Per evitare il sovraccarico della rete elettrica di distribuzione e ridurre il consumo di energia elettrica dalla rete, verranno installate Fonti energetiche locali, ad esempio sistemi fotovoltaici e batterie. Ciò è necessario a causa della grande quantità di energia assorbita dalla stazioni di ricarica.
SCENARIO 3 Stazioni di ricarica pubbliche
— Perché le soluzioni ABB rappresentano la scelta giusta
Affidabilità Progettato e costruito per fornire un funzionamento affidabile e continuo per tutta la durata prevista del sistema Sicurezza Progettato per soddisfare tutti gli standard e le normative di sicurezza pertinenti Compatibilità Compatibile con le stazioni di ricarica e altre apparecchiature elettriche utilizzate nel sistema dell'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici Uso continuo Previene i tempi di inattività e le costose interruzioni del servizio proteggendo l'intero circuito elettrico grazie alle soluzioni ABB, caratterizzate da performance avanzate. Ottimizzazione dei costi Tempi di messa in servizio ridotti del 60% rispetto al cablaggio convenzionale, grazie alla distribuzione intelligente di ABB
Soluzioni ABB
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— Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in un edificio esistente Scenario brownfield
Scenario: • Edificio per uffici con parcheggio interno da 50 posti auto per i dipendenti e 10 posti auto esterni per visitatori e auto aziendali. • Si stima che saranno necessarie 5 stazioni di ricarica senza cavo e 3 stazioni di ricarica con cavo per il parcheggio interno per i dipendenti, e 2 stazioni di ricarica per il parcheggio dei visitatori.
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SCENARIO Brownfield
• Sistema di distribuzione TN-S locale
Scelta dei stazioni di ricarica elettrici: Interno: Sono consigliate stazioni di ricarica standard, con tempo di sosta di circa 8 ore 5 stazioni di ricarica per veicoli elettrici trifase da 22 kW 3 apparecchiature precablate e installate con presa elettrica da 7,4 kW Visitatori: Sono consigliate stazioni di ricarica rapida, con tempi di sosta inferiori a 1 ora, anche per auto commerciali. 2 stazioni di ricarica rapida cc da 50 kW
Configurazione dell'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici (IEC) – Schema elettrico di principio
Trasformatore BT/MT
Quadro di distribuzione principale BT
Quadro di distribuzione secondaria Stazioni di ricarica per veicoli elettrici cc
Quadro di distribuzione secondaria Stazioni di ricarica per veicoli elettrici ca
Carichi ausiliari
2 stazioni di ricarica per veicoli elettrici cc da 50 kW
5 stazioni di ricarica per veicoli elettrici ca da 22 kW
3 stazioni di ricarica per veicoli elettrici ca da 7,4 kW
Quadro di distribuzione secondaria esistente
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in un nuovo edificio Scenario greenfield
Scenario: • Nuovo edificio con 50 posti auto interni per i dipendenti e 10 posti esterni per i visitatori e le auto aziendali • Ipotizzando che secondo una regolamentazione locale, devono essere installati 10 stazioni di ricarica senza cavo e 20 stazioni di ricarica con cavo per il parcheggio interno e 2 stazioni di ricarica per il parcheggio dei visitatori
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SCENARIO Greenfield
• Sistema di distribuzione TN-S locale
Scelta del caricatore per veicoli elettrici:
Interno ABB consiglia stazioni di ricarica standard, con tempo di parcheggio di circa 8 ore 10 stazioni di ricarica senza cavo ca trifase da 22 kW 20 stazioni di ricarica con cavo ca trifase da 22 kW limitati in erogazione massima di 11 kW Visitatori ABB consiglia stazioni di ricarica rapidi, con tempi di parcheggio inferiori a 1 ora anche per veicoli commerciali 2 stazioni di ricarica rapidi cc da 120 kW
Configurazione dell'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici (IEC) – Schema elettrico di principio
Trasformatore BT/MT
Quadro di distribuzione principale BT
Quadro di distribuzione secondaria Stazioni di ricarica per veicoli elettrici cc
Quadro di distribuzione secondaria Stazioni di ricarica per veicoli elettrici ca
Carichi ausiliari
20 stazioni di ricarica per veicoli elettrici ca da 11 kW
2 stazioni di ricarica per veicoli elettrici cc da 120 kW
10 stazioni di ricarica per veicoli elettrici ca da 22 kW
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— Infrastruttura per la ricarica di veicoli elettrici in una nuova Stazioni di ricarica pubbliche Scenario Stazioni di ricarica pubbliche
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Scenario: • Stazioni di ricarica pubbliche collegate alla rete di distribuzione MT, con stazioni di ricarica DC ultra-fast. • Fonti di energie rinnovabili locali, ovvero impianti fotovoltaici e sistemi di stoccaggio dell'energia per ridurre l'energia prelevata dalla rete e mitigare la domanda di potenza di picco prelevata dalla rete
SCENARIO Stazioni di ricarica pubbliche
• Sistema di distribuzione TN-S locale
Principali componenti del sistema: Scelta dei stazioni di ricarica elettrici: 6 stazioni di ricarica ultra-fast cc da 360 kW Trasformatore BT/MT: Trasformatore a secco da 1,6 MVA Sistema di stoccaggio dell'energia: Batterie agli ioni di litio da 1 MWh Impianto fotovoltaico: 250 kW con pannelli da 250 W installati come tettoie sopra i posti auto Carichi generici: 30 kW
Schema elettrico di principio
Impianto fotovoltaico
BESS
Utenze MT
STAZIONI DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI
1 quadro di distribuzione secondaria Stazioni di ricarica per veicoli elettrici cc
Emax E4.2/MS
Tmax XT5 400 A
Emax E1.2
Emax E2.2
Emax E4.2
Tmax XT5 630 A RC Sel XT5
Tmax XT2 60 A
Nuovo quadro di distribuzione principale
6 stazioni di ricarica per veicoli elettrici cc da 360 kW
Note: Trattandosi di sistema di distribuzione TN-S, la valutazione sull'uso del differenziale, sarà a cura del progettista. Tuttavia, è sempre consigliabile (anche nei sistemi TN) un RCD con corrente differenziale nominale ≤ 300 mA, incorporato nella stazione di ricarica o a monte, per coprire il caso di guasto non franco a terra, o come protezione anticendio.
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Contemporaneità nelle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici (EVCI)
La contemporaneità delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici si riferisce al concetto di domanda di ricarica simultanea in una posizione o stazione di ricarica specifica.
Il fattore di contemporaneità misura la probabilità che più veicoli elettrici siano collegati e in carica contemporaneamente. Questo concetto è essenziale per la pianificazione e la progettazione dell'infrastruttura di ricarica, poiché aiuta a stimare la capacità richiesta e a garantire che l'infrastruttura possa gestire il
carico potenziale durante le ore di punta. Una maggiore simultaneità implica una maggiore probabilità che più veicoli elettrici vengano ricaricati contemporaneamente, il che richiede una maggiore capacità e una corretta gestione delle risorse di ricarica.
Fattori da considerare durante la progettazione:
FATTORE DI DOMANDA Il fattore di domanda rappresenta il rapporto tra la domanda massima di un sistema o di un circuito e il carico totale collegato al sistema. In parole più semplici, indica quanta parte del carico totale collegato si prevede che venga utilizzata simultaneamente in un determinato momento. I fattori di domanda sono fondamentali per la progettazione degli impianti elettrici, poiché aiutano a determinare le dimensioni delle apparecchiature, ad esempio trasformatori, cavi e quadri elettrici, per soddisfare i picchi di domanda senza sovradimensionamenti inutili che possono comportare inefficienza e costi maggiori. FATTORE DI SIMULTANEITÀ Il fattore di simultaneità è un rapporto utilizzato per analizzare la relazione tra i carichi in un sistema. Nello specifico, si riferisce al rapporto tra la somma delle singole domande massime di vari componenti o circuiti e la domanda massima dell'intero sistema, tenendo conto che tali domande massime non si verificano necessariamente in contemporanea. Comprendere il fattore di simultaneità è importante per progettare sistemi e infrastrutture elettriche in modo da ottimizzare l'utilizzo delle risorse, garantendo al tempo stesso che il sistema possa gestire in modo efficiente i picchi di domanda senza inutili sovraccarichi. FATTORE DI DIVERSITÀ Il fattore di diversità rappresenta il rapporto tra la somma delle singole domande massime e la domanda massima dell'intero sistema. In altre parole, indica la differenza tra la domanda di picco dei singoli componenti o circuiti e la domanda di picco dell'intero sistema. Comprendere i fattori di diversità è fondamentale per progettare impianti elettrici e dimensionare adeguatamente le apparecchiature in modo da gestire i picchi di carico senza sovraccaricare inutilmente il sistema. Consente un utilizzo più efficiente delle risorse e aiuta a prevenire la necessità di capacità eccessiva. Il fattore di diversità è l'opposto del fattore di simultaneità. Secondo i requisiti dello standard IEC 60364-7-722: il fattore di domanda del circuito finale che alimenta il punto di connessione è pari a 1, poiché si deve considerare che nell'uso normale ogni singolo punto di connessione è utilizzato alla relativa corrente nominale a meno che il punto di connessione non sia configurato a una corrente massima inferiore alla corrente nominale della relativa stazione di ricarica. La configurazione della corrente di carica massima deve essere effettuata esclusivamente tramite una chiave o un utensile e deve essere accessibile solo a personale qualificato o istruito. Pertanto, secondo i casi di studio riportati nel presente documento, il fattore di domanda sarà considerato pari a 1 per ogni stazione di ricarica e presa elettrica. Secondo i requisiti dello standard IEC 60204-1: il fattore di diversità del circuito di distribuzione deve essere considerato pari a 1, a meno che il controllo del carico non sia incorporato nell'apparecchiatura di alimentazione del veicolo elettrico e/o installato a monte. Nei casi di studio presentati in questo documento verranno valutati entrambi gli scenari.
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— SCU200 e C-kit: due soluzioni per il monitoraggio e il controllo dei stazioni di ricarica per veicoli elettrici
ABB offre due soluzioni, SCU200 e C-kit, per la gestione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
SCU200 e C-kit sono entrambe soluzioni di ABB progettate per la gestione e il controllo dell'energia, con casi d'uso specifici per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
SCU200 è un controller intelligente che fornisce una soluzione completa per ottimizzare l'uso dell'energia nei sistemi di distribuzione. Offre solide capacità di monitoraggio, controllo e automazione, supportando il monitoraggio delle diramazioni per carichi individuali e può leggere i contatori tramite Modbus RTU e Modbus TCP. Consente il monitoraggio e il controllo di piccole stazioni di ricarica AC e può integrare altri punti di produzione e consumo di energia utilizzando il protocollo Modbus e le relative funzionalità. Inoltre, grazie all'integrazione del protocollo OCPP, ora SCU200 supporta il monitoraggio di base dei stazioni di ricarica ABB Terra AC, fornendo un dashboard in tempo reale che visualizza i principali parametri di ricarica e memorizza i dati storici. C-kit, invece, è una soluzione ABB basata sulla piattaforma hardware AC500 che consente il monitoraggio e il controllo dei punti di ricarica elettrica. Funge da supervisore locale dei contatori dei veicoli elettrici e dei punti di ricarica, gestendo e monitorando il loro funzionamento in tempo reale e consentendo di modificarne alcune impostazioni. Utilizza il protocollo OCPP per la comunicazione tra i punti di ricarica e il sistema centrale e il protocollo Modbus per la comunicazione tra i contatori e il sistema centrale. Può integrare fino a 30 stazioni di ricarica ca che comunicano tramite OCPP e fino a 13 dispositivi di misurazione Modbus TCP/RTU.
La scelta tra le due soluzioni dipende dalle esigenze specifiche dell'utente, che sono riassunte nella tabella seguente e analizzate più in dettaglio nelle sezioni successive del presente documento.
Confronto tra SCU200 e C-kit
Funzioni
SCU200
C-Kit
Numero di punti di ricarica
10
30
Tipo di punto di ricarica
AC
AC & DC
Stazioni di ricarica di terzi
sì*
n.d.
Numero di punti di misurazione Protocollo di comunicazione con i stazioni di ricarica
16 TCP + 16 RTU **
13
Modbus (RTU/TCP), OCPP
OCPP
Protocollo di comunicazione con i dispositivi di misurazione
Modbus (RTU/TCP), Mbus wireless Modbus (RTU/TCP)
Protocollo di comunicazione con il sistema a monte Modbus TCP, REST API
Modbus (RTU/TCP)
IEC 61131-2, 61010-12, 61000-6, 63000 e ANSI/ISA-12.12.01 e CAN/CSA C22.2 n. 213-16
Standard di riferimento
IEC61010-1, IEC61362-1
Gestione dinamica dei carichi
No
Sì
* Piattaforma aperta. Può essere integrata dall'utente previa verifica della compatibilità. ** Gli slot dei contatori sono condivisi con i stazioni di ricarica. Ad esempio, se sono collegati 10 stazioni di ricarica TCP, c'è spazio per 6 contatori TCP.
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— Infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici con SCU200
SCU200 è l'unità di controllo della gamma InSite di ABB, progettato per migliorare la gestione intelligente dell'energia e dei carichi.
Fornisce una soluzione completa per ottimizzare l'uso dell'energia nella distribuzione secondaria in bassa tensione. SCU200 può leggere fino a 16 contatori tramite Modbus RTU e altri 16 tramite Modbus TCP e comunica con i sensori di corrente CMS tramite il sistema proprietario InSite bus. L'unità di controllo supporta il monitoraggio di diramazioni per singoli carichi e può essere ampliata con moduli di misurazione. Il design modulare di SCU200 consente un'integrazione perfetta e una facile installazione in qualsiasi unità di distribuzione. Offre solide capacità di monitoraggio, controllo e automazione. Sfruttando il potenziale delle capacità di comunicazione Modbus, il sistema è in grado di gestire in modo efficiente vari aspetti della distribuzione e del consumo dell'energia. L'interfaccia del web server locale consente la visualizzazione e il controllo di tutti i dati raccolti, mentre le funzionalità di esportazione dei dati facilitano ulteriori analisi e l'integrazione con altri sistemi.
Nelle configurazioni di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici (EVCI), SCU200 eccelle nel monitoraggio e nel controllo di stazioni di ricarica AC basate su protocollo Modbus. Può gestire fino a dieci colonnine, per cui è ideale per implementazioni EVCI su piccola scala. Inoltre, il sistema può integrare altri punti di produzione e consumo energetico utilizzando il protocollo Modbus. SCU200, inoltre, supporta l'integrazione con sistemi di gestione energetica di livello superiore, tramite Modbus TCP, REST API, SNMP e SFTP.
Scalabilità Ecosistema espandibile con nuovi moduli per diversi protocolli di comunicazione
Scalabilità
Flessibilità
Flessibilità Sistema aperto per integrare qualsiasi tipo di dispositivo
Ottimizzazione Soluzioni mirate su misura in grado di risolvere diverse problematiche, completamente personalizzabili in base alle esigenze Soluzione localizzata Web server intuitivo che consente il monitoraggio del carico, il controllo e la gestione dei costi a livello locale
Ottimizzazione
Soluzione on-premises
Protezione dei dati Sicurezza informatica per l'accesso a Internet
Protezione dei dati
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— Schema elettrico di principio
Dispositivi Modbus TCP
Client web, BMS, sistema di supervisione di terzi
Stazioni di ricarica
Contatori
Switch Ethernet
SCU200
Dispositivi Modbus RTU
Stazioni di ricarica
Contatori
Rete Wi-Fi o cablata Modbus RTU OCPP opzionale per il monitoraggio dei stazioni di ricarica* Modbus TCP
* Solo per stazioni di ricarica ABB Terra AC
DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA PER L'INFRASTRUTTURA DI RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI (EVCI)
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— SCU200 in applicazioni di ricarica per veicoli elettrici
Esportazione dei dati SCU200 semplifica l'esportazione dei dati di misurazione e dei dati della colonnina raccolti tramite Modbus RTU/TCP verso sistemi SCADA/BMS superiori. Il processo è semplice e supportato da un web server intuitivo che garantisce l'accesso a tutte le informazioni necessarie. Visualizzazione personalizzabile Il web server consente agli utenti di creare widget personalizzabili per il monitoraggio dei dati in tempo reale. Attraverso una connessione Modbus/OCPP, è possibile avere una visualizzazione dettagliata e intuitiva di quasi tutti i punti dati, migliorando la supervisione operativa e il processo decisionale. Contratti locali e monitoraggio dei costi Offre ampie capacità di gestione dei costi, consentendo agli utenti di impostare tariffe diverse per ogni caricatore, configurare allarmi e notifiche e generare report automatici tramite protocolli SFTP e SMTP. Gli utenti possono stipulare contratti individuali per ogni caricatore oppure combinare contratti diversi per gestire efficacemente i costi complessivi. Analisi dei dati storici Supporta l'archiviazione e l'analisi dei dati a lungo termine, con memoria espandibile fino a 128 GB tramite una scheda Micro SD. Questa funzionalità consente agli utenti di analizzare i dati sui consumi e i dati sui costi/contratti per periodi prolungati, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di gestione dei costi. Controllo diretto Per i stazioni di ricarica collegati tramite Modbus è possibile il controllo diretto tramite la pagina di controllo dedicata. Gli utenti possono anche scrivere nei registri tramite API REST, ottenendo in tal modo un controllo preciso sulle correnti di carica, sullo stato di alimentazione e su altri parametri operativi.
Automazioni Per i le colonnine collegati tramite Modbus, SCU200 offre la possibilità di impostare delle automazioni per la gestione statica degli assorbimenti delle stazioni di ricarica ad esempio tenendo in considerazioni diversi scenari e intervalli orari.
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