GU I DA ALLA NORMA CE I 64 - 8 SOLUZIONI PER IMP I ANT I RES IDENZI AL I
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— Il quadro di unità abitativa Gli interruttori differenziali (RCD)
Le correnti di dispersione Numerosi apparecchi utilizzatori presentano, in assenza di guasto, una piccola corrente di dispersione, che fluisce verso terra tramite il loro cavo di protezione (il cavo giallo/verde). Questa corrente, alla frequenza di rete o a frequenze superiori, è principalmente dovuta ai filtri elettrici installati all’ingresso di diversi apparecchi per limitare i disturbi immessi nella rete. È il caso, ad esempio, dei personal computer, dei decoder, degli elettrodomestici elettronici a velocità variabile (lavatrici, condizionatori, ecc.). Valori tipici di queste correnti di dispersione sono dell’ordine di 0,5÷1,5 mA per apparecchio. Anche gli stessi cavi dell'impianto, se particolarmente estesi, sono causa di piccole dispersioni verso terra, dovute all’accoppiamento capacitivo fra i conduttori attivi e il cavo di protezione. È evidente che più elevato è il numero di apparecchi utilizzatori, maggiore sarà la dispersione totale. Se gli apparecchi utilizzatori ricevono energia da un unico interruttore differenziale, che alimenta e somma le diverse dispersioni, è chiaro che aumenta il rischio di distacco anche in assenza di guasto.
— 01 Interruttore differenziale tipo APR
In definitiva, i criteri con cui suddividere i circuiti sotto i diversi interruttori differenziali e ottenere un’affidabile selettività orizzontale, sono i seguenti: • le conseguenze dovute ad un’improvvisa mancanza di alimentazione. Ad esempio, suddividendo l’illuminazione su due interruttori differenziali separati, in caso di guasto su una lampada, si eviterà l’improvvisa mancanza di luce in tutta l’abitazione; • i diversi requisiti di protezione per i circuiti. Ad esempio, interruttore differenziale di tipo F o di tipo AC, oppure interruttori differenziali con I Δn = 0,03 A o con I Δn = 0,01 A; • stima delle correnti di dispersione permanente prodotte dai vari apparecchi in assenza di guasto, la Norma CEI 64-8 art. 531.3.2 della CEI 64-8, indica di suddividere i carichi sotto più interruttori differenziali in modo che la sommatoria di corrente di dispersione verso terra dei carichi collegati a valle di ogni interruttore differenziale non sia superiore a 0,3 volte la sua corrente differenziale nominale I Δn .
Gli interruttori differenziali ad elevata resistenza contro gli scatti intempestivi, come gli interruttori ABB APR e i tipo F, sono in generale raccomandabili nelle aree soggette a perturbazioni sulla rete, come zone ove sono frequenti i temporali o in vicinanza di grandi industrie. Inoltre, sono consigliabili per i carichi che richiedono elevata continuità di servizio, come frigoriferi, congelatori, computer, allarmi.
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